LETTERA COMPASSIONEVOLE A ME STESSA
09 giugno 2021
Da quanto tempo non scrivevo qui? Forse troppo, nessuno leggerà questo post ma non mi interessa, non è questo il motivo per il quale ho deciso di pubblicare questa cosa che vuole semplicemente essere un "note to self". Dopotutto rinnovo ogni anno l'acquisto del dominio, e alla fine non scrivo mai nulla. Questo è un esercizio che mi ha dato la terapista due settimane fa. Da gennaio ormai, ho intrapreso un percorso di terapia molto importante per me, un regalo da me a me, un percorso doloroso, a tratti molto difficile, accompagnato dalla terapia EMDR.
La terapista mi ha chiesto di scrivere una lettera compassionevole a me stessa. Avevo due settimane di tempo per scriverla e, onestamente, è stato talmente difficile che ho aspettato il giorno prima della seduta per trovare il coraggio, aprire il pc, entrare in contatto con la "me sofferente", aprirmi e mostrarle tutto quello che la "me compassionevole" nota guardando dall'esterno la me indifesa. Abbracciare e attraversare il dolore è una delle esperienze più difficili che mi sono trovata ad affrontare in questo ultimo periodo, è estenuante, ti svuota, ti priva di energie. Per fortuna vengo guidata dalla terapista, a cui devo tantissimo e ricordo sempre, lo scrivo nel caso qualcuno leggerà mai questo post, chiedere aiuto richiede coraggio. Non dovete provare vergogna o imbarazzo nel chiedere aiuto: nessuno è e sarà mai in diritto di giudicarvi o di giudicare il vostro dolore o i vostri traumi.
Voglio pubblicare ora la lettera compassionevole che ho scritto e mandato alla terapista ieri. Stasera in seduta mi ha detto che l'ha trovata molto bella e significativa, perché vede i passi avanti che sto facendo e i frutti del nostro lavoro congiunto. Mi ha chiesto di leggerla davanti a lei, onestamente non ci sono riuscita. Le ho chiesto di poterla leggere la prossima volta. La pubblico augurandomi di poterla leggere il 9 giugno del prossimo anno e di non sentirmi come mi sto sentendo ora, in questo momento.
Ciao Sarina,
volevo dirti che sono molto fiera di te e del percorso che hai iniziato qualche mese fa. Non pensavi potesse essere possibile iniziare a stare meglio, ma con tanti bassi e anche qualche alto, piano piano ce la stai facendo. Lo so che pensavi sarebbe stato impossibile vivere una vita senza di lui, senza la persona che amavi e a cui hai dato tanto. O forse tutto. Tu a volte te lo dimentichi e non lo vedi quanta forza e coraggio hai messo e stai mettendo ogni giorno per cercare di portare il focus su te stessa, le tue priorità e le tue energie. Sono fiera di te perché da subito ti sei dimostrata coraggiosa: sei riuscita a guardare il dolore più profondo, la solitudine, il vuoto e il nero, prima da distante per poi avvicinarti sempre di più. Hai toccato con mano quel dolore, l’hai accolto, gli hai dato un nome e l’hai preso per mano. Il dolore ti ha accompagnato per tutti questi lunghi mesi e sì, lo so che sembra successo ieri. E sì, lo so che ti sta ancora accompagnando, ma adesso qualche volta riesce a prendersi una pausa e a fare un weekend fuori, e a darti un po’ di tregua :)
Questo è già un piccolo passo in avanti, credimi. Devi capire che è normale ci siano momenti di up e momenti di down, è ancora passato relativamente troppo poco tempo. Devi essere paziente e devi essere gentile con te stessa. La gentilezza che riservi alle altre persone, devi ricordarti di riservala in primis a te stessa. Sono fiera di te, perché hai iniziato a capire quanto, in questi anni, ti sia messa da parte e in secondo piano. Quanto ti sia focalizzata su un’altra persona quasi dimenticandoti quanto sei importante e che tu, vieni prima di tutto il resto. Devi ricordarti più spesso che sei importante e che sei speciale, lo sei in primis per te stessa, ma anche per tutte le persone che ti vogliono bene. Lo vedi quante belle persone ti hanno teso la mano e ti sono state vicine in questi mesi. Tu ti sentivi sola e abbandonata, ma tante persone ti hanno dimostrato che non sei sola, non sarai mai sola. Sei circondata da amore e da affetto, sei riuscita a costruire una rete forte, solida e fedele attorno a te. Pensi sia una cosa scontata e facile? Non lo è.
Lo so che stai facendo tanta fatica e lo so che ti stai impegnando davvero tanto: vedo che arrivi alla fine delle giornate esausta, stanca, a volte priva di energie. Che l’unica cosa che vorresti, oltre al tuo bicchiere di vino, è un abbraccio e sentire che davvero tutto, andrà bene. Ma lo vedo anche quanta energia positiva e solarità porti nella vita delle persone che ti stanno vicine. Quando il buio arriva, quando viene a bussare alla tua porta, devi ricordarti che puoi allontanarlo perché sei una persona luminosa e che ama la vita.
Lo so che ti manca la tua vita di prima, che ti manca prenderti cura di qualcuno. Lo so che provi senso di pace e di completezza quando sai che puoi prenderti cura degli altri. Devi imparare che la stessa soddisfazione la potrai avere prendendoti cura di te, dei tuoi sentimenti e della tua mente. Stai facendo un percorso, e ogni percorso ha i suoi ostacoli, ma sei brava e sei forte, non ti rendi davvero conto di quanto sei forte, sensibile e gentile.
E lo so che sei impaziente, perché tu sei sempre stata determinata e testarda, vorresti tutto, ora e subito.
Ma è giusto che ora ti fermi un attimo, ti prendi del tempo per te stessa, per curare le tue ferite e per imparare tante cose da questo buio e da questo dolore. Sei una persona che merita di essere amata perché vale tanto, ricordatelo. Vali perché sei tu, unica così come sei. Devi provare a capire che non possono sempre essere gli altri a determinare il tuo valore: tu non sei la tua performance, ripetitelo ancora più spesso di quanto già fai. La persona che meriterà di stare al tuo fianco arriverà, vedrai. Lo so che ora sei terrorizzata dalla solitudine e hai paura che tutti ti abbandoneranno. Quando ti guardo provo tenerezza perché ti vedo così fragile e indifesa, mentre tutti ti vedono sempre come quella tosta, con le palle, decisa e determinata.
Ricordati che non è da sfigati o da deboli far vedere le proprie debolezze e la propria stanchezza. Non devi dimostrare a nessuno di essere wonder woman, non agli altri ma nemmeno a te stessa. Smettila di essere sempre così dura, severa e autocritica con te stessa. Devi volerti bene, devi guardarti allo specchio e sorridere, sorridere di più, perché vali, vali tanto. Smettila sempre con questa smania di dover far vedere che sei di più, e che puoi fare ancora di più. Basta, rilassati, prenditi il tuo tempo per guarire e per guardare le cose sotto un altro punto di vista. Spero che fra un po’ di mesi, quando rileggerai questa lettera, ti renderai conto di quanti altri passi avanti avrai fatto. Ti renderai conto che forse era meglio andasse così, meglio per te che come dicono le tue amiche a cui vuoi un bene dell'anima e che mai ti hanno lasciata sola, che forse è stata una benedizione e un bel fosso scansato.
Meritavi davvero tutto questo? Io dico proprio di no. Lo so che hai sete di vendetta e di giustizia, perché quello che hai subito e che hai dovuto affrontare è ingiusto, meschino, cattivo, violento, privo di rispetto. Ma vedrai che prima o poi tutto avrà un senso e capirai molte cose. Tornerai a brillare più di prima, andrà tutto bene, devi stare tranquilla e cercare di non farti prendere dal panico. Io ti voglio bene e ci sarò sempre per te, non ti lascerò mai da sola, stai tranquilla. Sarò sempre seduta vicino a te e ti terrò la mano, e sarò pronta a consolarti, ad abbracciarti, a ridere e qualche volta, dovrò anche sgridarti. E lo farò perché ti voglio bene, e te ne vorrò sempre.
Sara
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