Marrakech: tutti i miei consigli
24 MAGGIO 2018
Disarmante. Così definirei il nostro viaggio, a Marrakech, perdersi in una città dalla bellezza disarmante. Città imperiale ricca di storia, magia e umanità che mi è "arrivata" subito, appena scesi dal taxi ed entrati nella caotica Medina. Prima di elencarvi dove alloggiare, dove mangiare (i miei place to be e migliori ristoranti) e cosa vedere, vorrei spendere due parole in merito a questa perla marocchina.
![]() |
L'ingresso di un Riad nella Medina |
Il magico Pink Rooftop del Riad Jardin Secret |
![]() |
Bouganville e piante grasse ovunque |
A Dicembre 2017 io e Daniele abbiamo programmato tutti i nostri viaggi per il 2018. Abbiamo deciso, dopo molte valutazioni, la meta per le nostre vacanze estive e scelto assieme la meta dove avremmo trascorso il mio compleanno (chi mi conosce sa bene quanto io non tolleri questo giorno e proprio per questo, da quando sto con lui, approfittiamo dell'occasione per fuggire e visitare un posto nuovo). Per i miei 31 anni non avevo alcun dubbio, volevo visitare il Marocco e, in primis, Marrakech. Abbiamo prenotato a dicembre i nostri 4 giorni magici, scegliendo di alloggiare in due riad completamente diversi, ve ne parlerò fra poco, frutto di una ricerca di quasi un mese (penso di averne analizzati oltre 300 su Booking). Volevo che questo viaggio fosse perfetto: infatti, aspettare da dicembre a maggio non è stato per nulla facile.
![]() |
IMPORTANTE: La prima cosa che mi sento di dirvi è questa. Non ascoltate con troppa attenzione i feedback degli amici o dei conoscenti, spesso sono fuorvianti e rischiano di farvi partire con le palle girate. Me ne hanno dette di ogni su questa città: è sporca, puzza, cercano di fregarti ad ogni angolo, è brutta, è caotica, la gente è fastidiosa, fa schifo, c'è troppo rumore, non c'è Internet, non ci tornerei mai più. E nonostante tutti questi feedback pessimi, dentro di me sentivo che si stavano sbagliando, che io non l'avrei vissuta con questo spirito negativo e che me ne sarei innamorata (vi consiglio piuttosto di farvi un giro su Instagram e osservare i colori pazzeschi e i contrasti di questa città). Aggiungo anche che, se si va in Marocco e si pensa di fare una vacanza in Puglia ve lo dico io, c'è qualcosa che non va. IN VOI.
![]() |
Esplorando la città |
![]() |
Il posto più Instagram che abbia mai visto |
Detto ciò, parlare del Marocco non è così facile. Sono tornata più di una settimana fa e riesco a scrivere il post solo oggi. Sono stata letteralmente sopraffatta dalle emozioni e da tutto quello che mi ha dato la città. D'altro canto, non voglio nemmeno caricarvi di aspettative altissime, perchè si sa, spesso si rischia di rimanerne delusi. Anche se... se mi avete seguito nelle Stories, le immagini e i video non avevano bisogno di ulteriori commenti. Cercherò di condividere tutto quello che ho vissuto e di darvi i miei tips, spero utili, se deciderete di affrontare questo viaggio. Sicuramente Marrakech è una città che merita di essere vista, a me è rimasta nel cuore e tornerei, potessi, domani.
![]() |
I vicoli del Souk |
![]() |
Spezie di ogni tipo e colore |
DOVE ALLOGGIARE
Dove si alloggia a Marrakech? Facilissimo, nei riad, case tipiche marocchine a forma quadrata. Si sviluppano in verticale e spesso hanno delle piccole piscine a cielo aperto immerse nel verde, nel patio centrale. I riad si trovano in vie secondarie, nascoste fra il souk, ecco perchè è facilissimo perdersi fra le stradine strette che sembrano tutte uguali. Arrivati al riad troverete un portone e, una volta aperto, entrerete in un mondo incantato, un'oasi di pace nella Medina, lontano dal caos e dal traffico del mercato.
Per le prime due notti, abbiamo scelto un riad tipico marocchino, con piscina centrale a cielo aperto e terrazza/solarium all'ultimo piano, fra le bouganville. Caldamente consigliato il riad che abbiamo scelto, Les Jardins Mandaline La nostra stanza si trovava al piano terra, vista piscina (l'acqua era caldissima, fantastica per i bagni prima di cena). Una stanza grande dotata di tutti i confort, la colazione (OTTIMA) era inclusa nel prezzo. Per darvi un'idea, per due notti con colazione inclusa abbiamo pagato, in due, 80 euro. In un riad finemente arredato, con piscina e personale gentilissimo. Il riad dà anche la possibilità agli ospiti di prenotare cene in terrazza (il menù, che comprende antipasto e piatto principale, costa solo 12 euro) e massaggi/hammam. Siamo arrivati al riad attorno alle 11.30, partiti alle 7.30 da Roma Ciampino, volo di 3 ore, e circa un'ora di fila per il controllo passaporti all'aeroporto Menara, pazzesco, super moderno e immerso in un'oasi di cactus e palme, per entrare subito nel "vibe" di Kech. Vi lascio subito un piccolo consiglio: a Marrakech pretendono ed è consigliabile trattare sempre il prezzo, altrimenti si offendono, MA non trattate mai con i taxisti fuori dall'aeroporto perchè si infastidiscono e vi affidano al taxista successivo. La tariffa FISSA, ce l'ha spiegato lo stesso taxista, per raggiungere la città con un "taxi grande" è di 10 euro (100 Dirham). Per i taxi piccoli, che si trovano in città, il prezzo scende a 7 euro (70 Dirham). La Medina dista pochi Km dall'aeroporto. Arrivati al riad, la padrona di casa ci ha offerto il te marocchino alla menta (di cui vado pazza e prendo sempre anche a Milano) e i dolcetti tipici. Prima di uscire per addentrarci nel souk, abbiamo prenotato la cena in terrazza per la nostra prima sera, e il massaggio di un'ora per il giorno successivo.
![]() |
La piscina - Jardins Mandaline |
Mentre il primo riad è stato scelto a quattro mani, il riad dove abbiamo trascorso l'ultima notte l'ho scelto personalmente dopo una ricerca infinita indovinate dove? Su Instagram. Proprio così ho trovato il riad Jardin Secret .Volevo trascorrere l'ultima notte in un posto indimenticabile e, badate bene, questo riad non compare QUASI MAI nelle liste dei riad più belli di Kech. Dopo esserci stata, posso garantirvi che la mia scelta è risultata vincente, senza falsa modestia direi la migliore. Il riad è gestito da due ragazzi francesi adorabili, Cyrielle e Julien, un'artista/fotografa e un produttore, che hanno lasciato Parigi per dedicarsi completamente alla gestione di quest'oasi a cielo aperto nel cuore della Medina.
![]() |
Pink Rooftop, dove viene servita colazione e pranzo |
![]() |
Daniele prepara il suo te marocchino |
Decisamente uno dei posti più belli che abbia mai visto: riad piccolino, solo 6 stanze, tenete presente che abbiamo prenotato la nostra camera Superior a dicembre. Il riad si articola su tre piani, il piano terra spicca per la scelta dell'arredamento delle camere e della sala relax, una vera e propria zona living con divano, pouf e cuscini e l'iconica peacock chair. Al centro c'è una piccola piscina di maioliche verdi e bianche immersa fra le piante dove solitamente troverete il loro gatto, due tartarughe e i due cagnetti adorabili, diventati subito nostri amici. Il piano superiore è caratterizzato dal colore bianco: poltrone e cuscini bianchi, sedute di design, tappeti e muri decorati con maioliche, potrete scegliere di fare colazione qui o nella terrazza rosa, la famosa "Pink rooftop". All'ultimo piano arriverete in paradiso. Una terrazza completamente rosa immersa fra cactus e palme, un'altalena che vedrete spesso su Instagram, lettini per prendere il sole e grandi cappelli in paglia, bouganville e una zona relax più raccolta con un grande divano e cuscini coloratissimi. Qui, di solito, viene servita la colazione a partire dalle 8.30, completamente vegan, il riad sposa questa filosofia, molto abbondante e sfiziosa.
Cappello di paglia - courtesy of Riad |
La famosa altalena |
La zona cozy dove potersi rilassare |
![]() |
Un posto magico |
![]() |
Cagnetto chiamato da me Toby, volevo portarlo via con me |
COSA VEDERE
Souk
Il Souk è il mercato di Marrakech e si trova nel centro della città, all'interno della Medina, vicino alla grandissima piazza Jemaa el-Fna. Penso di non aver mai visto un mercato così grande - qui sicuramente vi perderete fra le piccole viuzze e i negozietti di ogni genere. In questo dedalo di vie, coperte da una tettoia di canne che fa filtrare poco sole ma molta luce, si susseguono migliaia di negozi di ogni tipo: spezie colorate e profumatissime, specchi, tajine, piatti decorati a mano, babucce in rafia fatte a mano di cui mi sono innamorata, centinaia di borse in paglia (Jeanne Damas, non ti sei inventata un tubo sappilo), tappeti, cuscini, vestiti di ogni tipo, gioielli, pashmine, frutta e verdura, pane marocchino (ottimo), fino ad arrivare alla zona più cruda, quella delle macellerie, con la carne appesa e le interiora esposte sul bancone, lo street food (non avrei mai avuto il coraggio di assaggiarlo) e tantissimo altro. Di seguito qualche immagine.
Nel souk gli odori si mischiano ma, devo essere sincera, queste puzze e odori sgradevoli di cui mi avevano parlato, non li ho proprio sentiti. Mentre si cammina all'interno del souk, tutti i negozianti ti guardano e ti invitano ad entrare nelle loro botteghe, a provare le scarpe o a sentire l'odore delle spezie. Quello che ho imparato è che basta dire di no e sorridere, in cambio riceverete un sorriso e un saluto, non sono persone "brutte e cattive", anzi. Sono lì per fare affari, è normale richiamino l'attenzione del turista. L'invadenza di cui tutti parlano, l'ho notata solo il primo giorno quando io e Daniele "evidentemente spaesati" siamo stati accerchiati da un paio di persone che ci volevano per forza accompagnare alla meta, in cambio di una manciata di Dirham. Il segreto è non dare corda e dire di NO. Sarà normale se vi perderete, il souk è un labirinto coloratissimo.
Nel souk noterete una frenesia data dal traffico assurdo di motorini, biciclette e asini. Le stradine sono abbastanza strette e i motorini sfrecciano incuranti dei passanti, tenete sempre la destra o la sinistra, non si fermano di certo per voi. Passeggiando, vi capiterà di sentire il richiamo del muezzin che ricorda, cinque volte al giorno, il momento sacro della preghiera. Divertentissime le corse dei marocchini verso le moschee con annesso lancio delle ciabatte, spesso spaiate. Dentro la Medina girano tutti con le ciabatte e le infradito, penso di non aver visto un paio di scarpe, solo nei negozi. Quello che mi ha colpito di più del souk è stata l'umanità. Gli sguardi curiosi dei marocchini, i sorrisi dei bambini, le donne con il pane in mano, gli uomini intenti a svolgere senza sosta il loro lavoro, gli sguardi infastiditi delle persone alla vista di un cellulare. Spesso non vogliono essere fotografati, vi consiglio di farlo con discrezione.
Jemaa el-Fna
Questa è la piazza più frequentata dell'Africa, lo sapevate? Jemaa el-Fna è il cuore pulsante di Kech ed è conosciuta anche come "la place". Dal 2001 è Patrimonio Unesco, moltissime persone e turisti la attraversano giorno e notte. Qui trovate di tutto: artisti di strada, erboristi, ammaestratori di scimmie (la cosa più brutta di tutta la vacanza, le scimmie incatenate), incantatori di serpenti. Imperdibile la vista dai rooftop dei locali che attorniano la piazza, dai quali potrete vedere un tramonto spettacolare.
![]() |
Piazza Jemaa el-Fna |
Madrasa Ben Youssef
La scuola coranica arabo-andalusa, la Madrasa più grande del Marocco. Con mio grande disappunto, la scuola rimarrà chiusa per almeno due anni, fino al 2019, per restauro. Ve la segnalo ugualmente.
Palazzo Bahia
Bahia significa "splendore". Questo palazzo fu costruito attorno al 1860 su commissione di un ex schiavo che divenne il preferito del Sultano e ospitava 4 mogli e 24 concubine. Doveva essere il palazzo più spettacolare dell'epoca, e confermo, è meraviglioso. Entrando potrete scoprire l'architettura tradizionale marocchina. 150 stanze, non tutte visitabili, finemente decorate e intarsiate secondo i canoni estetici dell'arte moresca. Un tripudio di marmo e di legno di faggio e cedro. Siamo arrivati a Palazzo Bahia passando attraverso l'antico quartiere ebraico (Mellah).
Tombe Saadiens
La necropoli dei Saaditi, si trova nella stessa piazza della Moschea di Kasbah. Avreste mai pensato che delle tombe potessero raggiungere il picco massimo di instagrammabilità? Quest'opera d'arte fu scoperta nel 1917 da un gruppo di archeologi francesi. La parte più bella e decorata è la Sala delle dodici colonne, dove si trova il mausoleo dedicato a Ahmed el Mansour. Da visitare assolutamente! L'ingresso al Palazzo Bahia e alle Tombe è di circa 20 Dirham (2 euro!).
Moschea della Kutubiyya
La Moschea più grande di Marrakech, vicinissima alla Piazza Jemaa el-Fna. Fu costruita attorno al 1199 sui resti di un edificio islamico. Siamo rimasti colpiti dal suo minareto, il più antico dei tre grandi minareti almohadi rimasti al mondo, alto oltre 70 metri. Questa moschea riesce ad accogliere fino 25.000 fedeli. Purtroppo non abbiamo potuto visitarla in quanto è accessibile solo ai musulmani. Siamo rimasti affascinati dai giardini sconfinati che la circondano, un'oasi verde circondata da palme e roseti.
![]() |
Moschea Kutubiyya |
![]() |
Il giardino sconfinato che circonda la Moschea |
Le Jardin Secret
Un'oasi di storia e di piante profumate che rischia di passare inosservato, è infatti nascosto nel dedalo di viuzze della Medina, nel quartiere Mouassine. Ideato da un imprenditore italiano, Lauro Milan, e progettato da un paesaggista inglese. I giardini di Marrakech sono due, quello islamico di forma rettangolare e quello esotico, quadrato. Il primo è metafora del paradiso, come dice il Corano; il giardino esotico, invece, è più moderno e ricco di piante e cactus - pensate che le piante ad alto fusto sono state trasportate a mano con asini e carretti, di notte.
![]() |
Jardin Secret |
Jardin Majorelle
Tutti i posti di cui ho parlato si trovano nella parte vecchia, mentre i giardini Majorelle si trovano nella parte nuova di Kech - li abbiamo raggiunti a piedi, quando viaggiamo cerchiamo di prendere i mezzi il meno possibile. I giardini prendono il nome dal pittore francese Jacques Majorelle che si era innamorato del Marocco (come dargli torto?) e decise di creare un giardino botanico rispettando da un lato la tradizione arabo-andalusa dall'altro, cercando di infondere una visione più internazionale. Piante esotiche, cactus, piante rarissime provenienti da tutto il mondo caratterizzano questo immenso giardino che fu aperto al pubblico nel 1947. Nel 1980 il giardino venne acquisito da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé che lo salvarono dalla speculazione edilizia. Lo studio del pittore francese fu trasformato in un museo dell'arte berbera, che potrete visitare pagando un sovrapprezzo. All'interno del giardino c'è una libreria, un concept store, un cafè e il memoriale di YSL.
Museo di Yves Saint Laurent
Se amate la moda e specialmente YSL, non potrete non visitare il museo che il compagno Pierre Bergé gli dedicò e che si trova a due passi da Jardin Majorelle. YSL scoprì Marrakech nel 1966 e ne rimase talmente commosso da acquistare una casa e tornarci regolarmente. Gli archettetti di Studio Ko si sono occupati del progetto, commissionato dallo stesso Bergè che voleva qualcosa di forte, marocchino ma contemporaneo. 4000 mq suddivisi fra spazi per l'esposizione permanente, le mostre temporanee, un cafè ristorante, un bookstore e l'auditorium con 130 posti in cui vengono proiettate le sfilate del genio della moda francese.
DOVE MANGIARE
Per quanto riguarda la colazione, l'abbiamo sempre fatta in riad, abbiamo scelto appositamente due sistemazioni che la includessero e devo dire che è stata la scelta migliore. I marocchini sono veramente molto ospitali, ci preparavano la colazione al momento con crepes, uova, piccoli panini marocchini, dolcetti, marmellate fatte in casa e frutta. Un sogno.
Colazione al Riad Jardin Secret |
![]() |
Colazione al riad Les Jardins Mandaline |
Nomad
Posto delizioso nel cuore della Medina, consigliatissimo a pranzo. L'ho scelto per il primo pranzo, rigorosamente in terrazza con vista sui tetti di Marrakech. Il locale è arredato finemente, interior molto curato e cozy. Terrazza spaziosa, propongono piatti tipici marocchini e rivisitati, dal sapore più internazionale. Abbiamo ordinato un cous-cous, ottimo. Prenotate tramite email, ve lo consiglio.
![]() |
Rooftop Nomad |
Cafe des Epices
Di fronte a Nomad c'è Cafè des Epices, locale famosissimo, interior pazzesco, divani e cuscini colorati e lampade in rattan, e una terrazza panoramica che affaccia sulla Medina. Abbiamo prenotato un tavolo alle 17.00 per una piccola sosta: ampia selezione di panini e burger oltre ai piatti tradizionali marocchini. Ho optato per una selezione vegetariana, pane con pomodoro, avocado, peperoni e rapanelli e un te alla menta freddo. Atmosfera super rilassata. Place to be!
Le Jardin
La nostra pausa pranzo il secondo giorno. Avevamo prenotato via email da Milano prima di partire. Le Jardin, Nomad e Cafè des Epices, locali gestiti dallo stesso proprietario, sono accomunati dalla bellezza e a cura dei locali, personale gentilissimo e piatti eccezionali. Qui potrete gustare insalate, piatti della tradizione, piatti sani ed equilibrati (io ho preso un pollo ai funghi e del riso basmati) e cocktails. Abbiamo pranzato in terrazza, il tempo era magnifico. Al piano terra il locale è caratterizzato da un'oasi verde di piante, palme e cactus. In terrazza, così come da Nomad, ci sono tanti cappelli di paglia brandizzati messi a disposizione degli ospiti.
I limoni
Per la prima cena ci siamo affidati al menù marocchino proposto dal nostro riad. Abbiamo ordinato un antipasto a testa, io ho scelto una sorta di parmigiana di melanzane marocchina, pazzesca e una tajine di pollo con verdure. Daniele ha optato per patate al burro e menta e una tajine di pollo al pomodoro e olive. La seconda cena è stata a dir poco speciale. Cercando come una pazza i migliori place to be di Kech, mi sono imbattuta in questo ristorante italiano/marocchino: i Limoni. Che dire, la location mozzafiato parla da sola. Se volete una cena romantica e di un certo livello, questo è il posto che fa per voi. La ragazza del riad è riuscita a prenotarci un tavolo - il ristorante non ha un sito web. Il menu è diviso in marocchino e italiano. Entrambi abbiamo mangiato, giustamente, marocchino: la mia tajine di pollo al rosmarino e limone, accompagnata da cous-cous, era perfetta. Per concludere la cena Daniele, da bravo italiano medio, ha scelto il tiramisu che però, ammettiamo, era buonissimo.
Per la prima cena ci siamo affidati al menù marocchino proposto dal nostro riad. Abbiamo ordinato un antipasto a testa, io ho scelto una sorta di parmigiana di melanzane marocchina, pazzesca e una tajine di pollo con verdure. Daniele ha optato per patate al burro e menta e una tajine di pollo al pomodoro e olive. La seconda cena è stata a dir poco speciale. Cercando come una pazza i migliori place to be di Kech, mi sono imbattuta in questo ristorante italiano/marocchino: i Limoni. Che dire, la location mozzafiato parla da sola. Se volete una cena romantica e di un certo livello, questo è il posto che fa per voi. La ragazza del riad è riuscita a prenotarci un tavolo - il ristorante non ha un sito web. Il menu è diviso in marocchino e italiano. Entrambi abbiamo mangiato, giustamente, marocchino: la mia tajine di pollo al rosmarino e limone, accompagnata da cous-cous, era perfetta. Per concludere la cena Daniele, da bravo italiano medio, ha scelto il tiramisu che però, ammettiamo, era buonissimo.
![]() |
Tajine pollo limone e rosmarino e tajine di pesce |
![]() |
El Fenn
Uno dei riad più famosi di Marrakech, per il design e l'interior di lusso curato nei minimi dettagli e, allo stesso tempo, uno dei riad più costosi (un nome a caso, Chiara Ferragni ha alloggiato qui quando è stata a Marrakech). Avevo letto su internet che il brunch proposto dal ristorante sulla terrazza (da El Fenn potete prenotare un pranzo anche se non siete ospiti del riad) era imbattibile. Confermo, avevano ragione. Ci hanno fatti accomodare al nostro tavolo in terrazza, dove ho notato subito la bellezza dell'outdoor pregiato. Abbiamo scelto l'opzione brunch che prevedeva 6 piatti da dividere e un piccolo dolcino, per concludere in bellezza . Servono alcolici. Cinque piatti su sei vegetariani, ad eccezione degli spiedini di pollo al curry. Un servizio impeccabile, un pranzo "di lusso" che ci siamo concessi super volentieri. Tenete presente che questa formula costa 750 Dirham (circa 75 euro), prezzo sopra la media per Kech, ma la vista, i sapori e il servizio impeccabile valgono questa extra spesa. Place to be, concedetevi un piccolo lusso, siete in vacanza!
![]() |
il rooftop dove abbiamo pranzato |
![]() |
il nostro favoloso brunch |
La Salama Marrakech
Posto bellissimo per pranzare e cenare, ma anche per bere un te marocchino e fumare Shisha (lo sapete che Daniele deve fumare Shisha ovunque vada). Interior super, al piano superiore ci sono tantissime piante appese al soffitto, arredamento super colorato e dai vibes marocchini. Il gestore Nadine è una sorta di Briatore arabo, ho avuto il piacere di conoscerlo, simpaticissimo.
Altri posti in lista: La Maison Arabe (per cena), La Familie (per cena), La Mamounia se volete fare l'italiano medio "guarda come sboccio", un cocktail qui costa 28 euro, fate voi, per me overrated.
SHOPPING
Scontato dirvi comprate nel Souk! Allenatevi alla contrattazione prima di arrivare a Marrakech, se non contrattate si offendono! Spesso riuscite a ottenere un ottimo prezzo, se rifiutate il prezzo che vi propongono vi corrono dietro e accettano il vostro, più basso. Potete comprare veramente di tutto, come vi ho scritto prima. Io avevo solamente il bagaglio a mano, che in realtà è una sacca da palestra MA, nonostante la grandezza, vi dico che sono riuscita a far entrare ben sei paia di scarpe (quando si dice "shoesaholic" no?). Cosa ho comprato a Kech?
Due paia di scarpe nel negozietto più cool del souk. Sono diventata subito amica di Brahim, che mi ha lasciato mille bigliettini da visita "per le mie amiche italiane". Qui ho acquistato delle ciabattine in rafia rosse e un paio di scarpe tipo espadrillas basse con i lacci alla caviglia in color nude. Brahim mi ha fatto entrare nel suo piccolo laboratorio e mi ha fatto vedere come fa le scarpe, A MANO. Per tutte e due le scarpe mi ha chiesto 750 Dirham. Abbiamo contrattato e sono riuscita a strappargli un 450 Dirham, non male no? La cosa stupenda è stata che il giorno dopo siamo ripassati, lui mi ha vista, mi ha salutata e mi ha sorriso. Gli ho detto che potrebbe benissimo dettare moda a Kech! Provo a lasciarvi il suo indirizzo, onestamente non so quanto sarà facile trovarlo.
Brahim Akaious - Souk El Kimakhine 39 Marrakech
Potevo esimermi dal comprare dei prodotti beauty anche a Kech? NON CREDO! Siamo andati a visitare una zona in cui c'erano negozi facenti parte della cooperativa berbera. Fra questi una grandissima erboristeria Koutubia Herbal, il cui proprietario parla benissimo italiano. Ci ha spiegato moltissime cose interessanti e illustrato come la signora stesse producendo l'olio di argan, affascinante. Cosa ho comprato? Una boccetta di olio di argan fatto da loro, una crema alla bava di lumaca pazzesca e il proprietario, così gentile, mi ha regalato un rossetto berbero.
![]() |
Come viene fatto l'olio di Argan |
Koutubia Herba, Rue Iakssour 45 Marrakech
Usciti da Jardin Majorelle, c'è una via con boutique e cafè. Al numero 33 di via Majorelle c'è un concept store che non potete perdervi, dalle tshirt, alle borse, dai tappeti, alle lampade e moltissimi prodotti beauty
Concept Store 33 Rue Majorelle, Marrakech
Se il vostro riad non ha uno spazio per massaggi/hammam, vi consiglio i Bagni più famosi di Marrakech, Les Bains de Marrakech, potete prenotare anche online!
Il mio lunghissimo, ma spero completo, post su Marrakech termina qui. Sono curiosa di sapere se avete in programma questo viaggio e per qualsiasi domanda lasciatemi pure un commento! Ho ancora il cuore pieno di emozioni, è stato uno dei viaggi più belli. Un grazie va anche al mio compagno di viaggio, di risate e di bellissime foto. Non avrei potuto desiderare un weekend di compleanno migliore di questo. Grazie amore.
Il mio lunghissimo, ma spero completo, post su Marrakech termina qui. Sono curiosa di sapere se avete in programma questo viaggio e per qualsiasi domanda lasciatemi pure un commento! Ho ancora il cuore pieno di emozioni, è stato uno dei viaggi più belli. Un grazie va anche al mio compagno di viaggio, di risate e di bellissime foto. Non avrei potuto desiderare un weekend di compleanno migliore di questo. Grazie amore.
.
3 commenti
Super articolo Saretta!!
RispondiEliminaCiao Dani
Cavoli, se prima Marrakech non era mai stata nelle mie mete da visitare per forza, ce l'hai fatta entrare ora tu con questo post! Sembra pazzesco, non l'avrei mai detto. Non mi sono mai così tanto interessata al Marocco ma a quanto pare ho fatto proprio male. Mi hai fatto venire una voglia di partire che ora sarà veramente difficile stare alla scrivania.
RispondiEliminaCiao Sara! Articolo super, sicuramente è un viaggio che metto in programma, e quando sarà il momento mi rileggerò nuovamente il tuo articolo. Grazie!!!!!! ✨
RispondiElimina