A cena con Topolino al The Small

13 NOVEMBRE 2016 




Se state cercando un ristorantino sui generis dai toni eccentrici e fuori dal comune, il The Small in via Paganini 2 a Milano è il bistrot che farà breccia nel vostro cuore. Una vera chicca dietro Piazza Argentina, al riparo dal caos metropolitano di Corso Buenos Aires. Vi garantisco che non sarà la solita cena in un ristorante pettinato: sarà come essere ospiti a casa di qualcuno.
La casa, in questo caso, viene messa a disposizione degli ospiti da Alessandro Lo Piccolo, chef metà siciliano e metà israeliano dal cui cognome prende il nome il locale e da Giancarlo Petriglia, fashion designer di successo e compagno di Alessandro. Lo Piccolo, ottimo padrone di casa, si occupa in prima persona della cucina, Giancarlo si dedica alla ricerca di ogni singolo oggetto e complemento di design che abbellisce il ristorante e lo rende così squisitamente fuori dal comune.


The Small, interno


L'incanto inizia già dal dehor esterno che precede l'ingresso, dove tavoli e sedie vintage coloratissime catturano l'attenzione dei passanti. Dalla strada è possibile sbirciare le due sale principali del bistrot: pochi tavoli, un gusto straordinario nella scelta degli arredi e delle tavole apparecchiate, ognuna in modo diverso, con servizi retro e oggetti eclettici che sì, vorresti prendere e infilare nella borsetta per portarli via con te. Tutto sembra essere accostato in modo casuale, a volte al limite del "kitsch", passatemi il termine, ma in realtà la cura per i dettagli è evidente.



Cura dell'estetica ma anche estrema attenzione alla qualità dei piatti offerti dalla casa.
Il menù è semplice ma al contempo creativo. Vengono proposti i classici della cucina milanese (il riso giallo con l'ossobuco) ma anche piatti più mediterranei dal sapore di Sicilia (la famosissima melanzana alla parmigiana della casa, la caponata in agrodolce, la tartare di gamberi di Mazara del Vallo e il tonno scottato in crosta di pistacchi, per citarne alcuni). Una cucina sperimentale, ci spiegano, in quanto viene utilizzata una tecnica di cottura dei cibi a bassa temperatura e per lungo tempo. I dolci e le torte sono prodotti dalla pasticceria Sweet Irene di Bergamo che vengono portati direttamente al The Small.

Dopo questa breve introduzione, passiamo alla mia personale esperienza. Non sapendo con esattezza la grandezza delle portate, decidiamo di scegliere un antipasto da dividere in due. Senza esitazione alcuna ci buttiamo sul pata negra che ci sorprende piacevolmente e ci fa ricordare i sapori intensi che hanno accompagnato la nostra vacanza estiva a Formentera.
Rimaniamo quindi sulla carne e scegliamo una tartare di fassona piemontese con pomodorino bio al profumo di menta (il mio piatto, ovviamente) e tagliatelle al ragù di cinghiale, accompagnati da un buon bicchiere di Morellino di Scansano.

Pata negra
Tartare di fassona con pomodorino bio e menta

Molto buono, saporito ma anche delicato. Immagino che la maggior parte di voi si chiederà, sì ok tutto bono e figo, ma il conto? Il conto è piuttosto "salato", sicuramente sopra la media. Ci ha colpito il prezzo troppo alto del servizio e dell'acqua. Per un antipasto e due portate principali, considerate circa 40€ a testa. Sicuramente ve lo consiglio per un'occasione particolare come un anniversario o un compleanno (o anche per dare un tono in più alla cromia del vostro Instagram, cosa che ci preme moltissimo) perché si discosta dai soliti locali di tendenza studiati a tavolino. Se state uscendo con un ragazzo e decide di portarvi al The Small a cena bè ragazze mie, parte già col piede giusto, fidatevi di me!
Un posto magico, merita andarlo a provare (dopo aver ricevuto lo stipendio!).




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